il progetto ReteISI si è basato per anni su una distribuzione live chiamata Argo che a sua volta è basata su Debian ed è caratterizzata da una grande velocità di installazione per via del suo comando clone.
Si potrà scaricare la versione più recente dal sito http://download.argolinux.org/lenny/. Se avete problemi potete seguire qui le istruzioni per masterizzarla.
Avviare la macchina con il cd dell’ultima release di ISI nel lettore cdrom ( ci si assicuri preventivamente che il BIOS sia stato correttamente configurato per avviare prioritariamente da cdrom).
La procedura di boot terminerà con una richiesta di autenticazione.
Debian GNU/Linux 4.0 argo tty1
argo login: root
Ci si autentichi inserendo come nome utente root; per quanto riguarda la password, basterà un semplice invio.
Clone è una script (in python) che si occupa dell’intero processo di installazione a partire da un file di configurazione. Argoisi viene distribuita con una serie di esempi di file di configurazione e le modifiche da apportare a questi esempi sono minime
Il file di configurazione, contiene fra le altre queste informazioni:
ISI-live mette a disposizione in “/etc/clone/examples” una serie di modelli a tal proposito. A seconda del tipo di installazione che si intende effettuare potrebbe essere preferibile utilizzare un modello piuttosto che un altro. Per installare il sistema verrà utilizzato il modello /etc/clone/examples/isi. Si crei dunque copia di tale file in /etc/clone/isi e lo si modifichi affinchè risponda alle proprie esigenze.
argo:~# cp /etc/clone/examples/isi /etc/clone/
argo:~# jmacs /etc/clone/isi
Aperto il file, si proceda alla modifica inserendo i dati più opportuni.
GRUB_DEV="hd0,0"
EMAIL="[email protected]"
RAID='raid1'
PARTITIONING=1
FORMATTING=1
LIVE=1
DISCS="/dev/sda /dev/sdb"
DESCR="""
mnt_p fmt fs dim part_n overwrite opt
/boot 1 ext2 24 1 0
swap 1 swap 512 5 1
/free 1 reiserfs 3500 6 1
/ 1 reiserfs 3500 7 1 defaults,acl
/home 1 reiserfs fill 8 0 defaults,acl
"""
Il parametro DISCS fa espresso riferimento al modo in cui gli hardisk vengono visti dal sistema. Alcuni sistemi potrebbero riferirsi a tali dispositivi utilizzando nome diversi a seconda del controller rilevato. Si potrebbe, per esempio, trovare /dev/hda al posto di /dev/sda. Per fugare ogni dubbio in merito si dovrà utilizzare il seguente comando:
argo:~# cat /proc/partitions
major minor #blocks name
7 1 1612 loop1
7 2 2068 loop2
7 3 2284 loop3
7 4 4 loop4
7 5 12652 loop5
7 6 4 loop6
7 7 59840 loop7
7 8 2144 loop8
7 9 133264 loop9
7 10 22984 loop10
8 0 3145728 sda
8 0 3145728 sdb
Come si può notare dall’output, i dischi vengono riconosciuti come come “sd*”
Ora che il file di configurazione è pronto, non resterà che lanciare clone in modo che carichi la configurazione appena creata:
argo:~# clone /etc/clone/isi
PARTITIONING : True
FORMATTING : True
RAID : True
disc0 : sda sdb
PART: /dev/sda1 /boot ext2 defaults 0 2 (format: True)
PART: /dev/sda5 swap swap defaults 0 0 (format: True)
PART: /dev/sda6 /free reiserfs defaults 0 2 (format: True)
PART: /dev/sda7 / reiserfs defaults,acl 0 1 (format: True)
PART: /dev/sda8 /home reiserfs defaults,acl 0 2 (format: True)
Continuo? [Y/n (n default)]
Dopo aver confermato l’avvio del processo e atteso il tempo di un caffè, non resterà che scegliere una password per l’utente amministrativo root e riavviare la macchina:
bin... boot... dev... etc... lib... home... opt... sbin... root... usr... var...
chroot /.clone mkinitramfs -o /boot/initrd-2.6.20.11argo1 -r /dev/sda6 2.6.20.11argo1
Inoltro a [email protected]
grub-install --recheck --force-lba --no-floppy --root-directory=/.clone /dev/sda
chroot /.clone /usr/sbin/update-grub
Total clone time 3:06 minutes
fdisk: 0:06
copy: 2:39
format: 0:00
New password:
Re-enter new password:
LDAP password information changed for root
passwd: password updated successfully
umount /.clone/boot
umount /.clone/
argo:~# reboot
A reboot effettuato, si potrà accedere al sistema autenticandosi come utente root ed utilizzando la password scelta in precedenza.